La vicenda della chiusura dei punti nascita, per i quali sembra che il Governo stia ragionevolmente provando a ripensare un pò la misura, mi aveva lasciato davvero amareggiato. Ho espresso, e torno a farlo, a nome mio personale e di ApI, Alleanza per l’Italia, vivo disappunto per la misura preannunciata dall’Assessore regionale alla Sanità in merito alla chiusura di ben 23 punti nascita, considerati “piccoli” ed evidentemente, come tali, non ritenuti da Piazza Ottavio Ziino meritevoli di tutela.
Non ho, infatti, alcun dubbio nel ritenere questo modo di risolvere i problemi della Sanità siciliana profondamente sbagliato ed iniquo e, per questo, nell’esprimere la più viva solidarietà alle popolazioni coinvolte dai tagli – dalle Madonie alle isole minori ed a tutti gli altri comuni praticamente isolati dal mondo – chiedo, a nome di Alleanza per l’Italia, che il Governo regionale opti, a cominciare proprio da questa vicenda, per un percorso nel quale si ponderino bene non solo grafici e numeri, ma anche vite e disagi, problemi e bisogni. Un percorso che faccia tesoro del confronto preventivo con le comunità, i loro amministratori, le associazioni di categoria e la società civile e non, come succede adesso, di sterili dati inseriti in fogli di carta, del tutto privi di riscontro con la cruda realtà di tanti piccoli centri. L’Assessorato alla Sanità vada a cercare altrove i risparmi necessari, smettendola così di accanirsi contro tutto quello che è “piccolo”, “lontano” e “disagiato”.