Ha riscosso interesse ed apprezzamento la pubblicazione di Sergio Infuso presentata ieri al Senato della Repubblica nel corso di un convegno sul tema: C’è ancora spazio per i sentimenti nell’Italia di oggi ? All’incontro ho partecipato insieme all’autore, al Sen. Ignazio Marino, a Giovanni Bruno e Antonella Petrusa.
L’analisi della figura di Rosa, particolarmente impegnata sul fronte sociale (quello dei diritti) e su quello civile, ha evidenziato l’essere madre di quella donna ed il suo grande attaccamento alla famiglia, facendone una vera “compagna politica” ma soprattutto una vera “compagna di vita”.
Partendo dall’analisi fatta dall’autore sulla vita politica del tempo e in particolare sul PCI palermitano e le sue evoluzioni successive, prima il PDS, quindi i Ds, alcuni interventi si sono soffermati sui mutamenti di quel partito che, storicamente presente nel territorio cittadino, diventa col tempo sempre più autoreferenziale. Una deriva che non si è più arrestata nemmeno ai giorni d’oggi con l’attuale PD.
L’esempio di Rosa e Sergio – ho affermato durante il mio intervento – deve fare riflettere la classe dirigente del nostro Paese che negli ultimi anni ha scelto il profilo basso, non ha avuto il coraggio di rinnovarsi e oggi rappresenta solo se stessa creando distanze incolmabili con la gente.
Serve una nuova stagione di valori che facciano dell’etica politica e della reale e concreta partecipazione dei cittadini alle scelte di governo, i perni della vita amministrativa, convinti che la democrazia partecipata resta l’unica reale possibilità di innovare la politica.
