LIVEsicilia.it 18.01.2012 – Il Terzo polo si muove tra Roma e Palermo per ritrovare la rotta dopo gli scossoni causati dalla rottura unilaterale dell’Udc. Oggi per Raffaele Lombardo è stata giornata di incontri romani. Il governatore ha visto Gianfranco Fini, insieme allo stato maggiore del Fli siciliano e il leader dell’Api Francesco Rutelli. Lombardo si muove per rinsaldare un asse incrinato dallo strappo di Gianpiero D’Alia, che ha creato un certo spaesamento e ha nei fatti indebolito il governatore e la sua giunta.
Fli e Api, insomma, sono all’opera per ricomporre i cocci dello schieramento terzopolista, dopo la rottura dei casiniani passati all’opposizione, che secondo il gossip del Palazzo potrebbe riavvicinare lo scudocrociato agli ex alleati del Pdl. Una linea che non convince, anzi irrita parecchio, gli alleati terzopolisti: “Incredibile che qualcuno pensi a impossibili ritorni con il Pdl, che a Palermo è, e sarà anche in campagna elettorale, il Pdl di Cammarata, chiunque sarà il candidato che il partito di Berlusconi e Alfano candiderà a sindaco”, sintetizza tranchant Carmelo Briguglio, leader dei finiani di Sicilia. Una posizione condivisa dall’Api. Bartolo Fazio, portavoce del partito siciliano, dopo un incontro a Roma con Rutelli per fare il punto sulla situazione siciliana sintetizza: “Il Terzo polo è vivo e vegeto. Ma non è più tempo di politiche delle mani libere, che creano solo confusione”.
Ma se l’ipotesi di un patto con i berluscones suscita mal di pancia insostenibili, discorso diverso vale per Grande Sud di Gianfranco Miccichè, al quale i terzopolisti guardano con interesse. Domani, o al più tardi venerdì, il leader del movimento arancione si vedrà a Roma con Fini e Casini. Un avvicinamento che potrebbe essere preludio di alleanze alle prossime amministrative. “Gianfranco Miccichè può essere un valido partner per le elezioni amministrative e in particolare per ridare speranza alla città, ma anche in una prospettiva nazionale di ampliamento e rafforzamento dell’area politica del Terzo Polo”, commenta Briguglio. I miccicheiani si muovono in quella direzione, viste anche le difficoltà di comunicazione con i “cugini” del Pdl. Pippo Fallica, coordinatore regionale dei “sudisti” oggi ha criticato l’idea delle primarie, caldeggiate da Alfano e Castiglione, definendole “un atto pilatesco di deresponsabilizzazione dei partiti”.
Insomma, il quadro della grande alleanza Pdl-Udc-Grande Sud auspicato da Roberto Lagalla per correre come candidato sindaco a Palermo è ancora lontano. Mentre invece è più che vicino il patto tra Terzo polo e Pd nel Trapanese, dove l’Udc non vuol nemmeno sentire parlare di accordi col Pdl. I giochi sarebbero più o meno fatti ad Alcamo, Marsala e Castelvetrano, più complicato mettere in piedi l’alleanza larga su Erice e sul capoluogo.
Salvo Toscano