La riflessione di Giampaolo Fogliardi:
Dispiace che il nome di Franco Marini, persona degnissima, sia stato il pretesto per il rinnovarsi di una battaglia politica in seno al Pd; uno scontro che Franco Marini non meritava, uno scontro figlio di altre tensioni irrisolte in un partito allo sbando, uno scontro legato a equilibri interni e dispute sul governo che nulla hanno che vedere con il profilo istituzionale richiesto a un Capo dello Stato.
Dai commenti dei deputati democratici, pare che oggi nessuno abbia votato Marini: c’è in atto una vergognosa gara a smarcarsi. Ogni giorno il Pd insegue qualcosa – ieri Bersani cerca Grillo, oggi abbraccia Alfano – e non riesce mai a dettare la linea.
Che epilogo infausto per quello che doveva essere il grande partito nuovo a “vocazione maggioritaria”.
Dispiace che il nome di Franco Marini, persona degnissima, sia stato il pretesto per il rinnovarsi di una battaglia politica in seno al Pd; uno scontro che Franco Marini non meritava, uno scontro figlio di altre tensioni irrisolte in un partito allo sbando, uno scontro legato a equilibri interni e dispute sul governo che nulla hanno che vedere con il profilo istituzionale richiesto a un Capo dello Stato.
Dai commenti dei deputati democratici, pare che oggi nessuno abbia votato Marini: c’è in atto una vergognosa gara a smarcarsi. Ogni giorno il Pd insegue qualcosa – ieri Bersani cerca Grillo, oggi abbraccia Alfano – e non riesce mai a dettare la linea.
Che epilogo infausto per quello che doveva essere il grande partito nuovo a “vocazione maggioritaria”.