di Bartolo Fazio – C’era una volta la gioventù bruciata, quella dei film americani e dei primi blue-jeans. Poi c’è stata la gioventù della Primavera di Praga del ’68 francese. Quella che oggi revisionisti da strapazzo e ignoranti cronici che non hanno mai letto un libro, perché di solito impegnati a fare notte in Costa Smeralda o ad Ibiza…
additano come la generazione dalla quale sarebbero necessariamente venuti fuori il “bunga-bunga” o la reiterata frequentazione di minorenni da parte di attempati benestanti. Roba da non crederci. Da rimanere senza fiato.
Anch’io padre di figli studenti, ho avvertito in tutto questo tanta amarezza e tanta determinazione. L’amarezza di non poter vedere un figlio tutti i giorni, di non poter essere d’aiuto anche per le piccole cose del quotidiano, ma anche la determinazione di vederlo libero da schemi di clientelismo e soggezione che, nella migliore delle ipotesi, portano ad un incarico in un call-center o ad un esercizio commerciale vessato dalle tasse, dalla burocrazia e dal racket.
Magari, dopo una laurea o una specializzazione o anche un corso di studi superiori eccellente. Mi chiedo: possibile che non si possa far niente per evitarlo? Possibile che questa regione sia inesorabilmente destinata alla desertificazione? Qualche giorno fa il Rettore dell’Università di Palermo, nel presentare alcune meritevoli iniziative dell’Ateneo mirate a stimolare l’auto-imprenditorialità, ha detto: “il nostro obiettivo è infondere nei giovani speranza e ottimismo, aiutarli a coltivare i loro sogni impegnandosi in modo costruttivo per il futuro, fermare la fuga di cervelli”. Ha ragione il Prof. Lagalla, ma sta a noi fare in modo che questi ragazzi, oltre che diventare imprenditori in questa terra possano rimanerlo, viste le tante difficoltà ed i troppi sogni spezzati.
L’impegno va indirizzato verso la creazione di un sistema economico legale e florido, capace di utilizzare appieno le materie prime esistenti, trasformarle in servizi e creare ricchezza. La Sicilia, lo segnalo al Governo regionale anche se già lo sa, ha una risorsa di inestimabile valore: la Sicilia stessa, il suo sole d’inverno, introvabile altrove, il mare, un patrimonio naturale, paesaggistico ed artistico-monumentale unico al mondo e una posizione geografica di grande importanza per mercati e traffici (legali).
Basta, allora, affondare a piene mani in queste risorse, con intelligenza e lungimiranza, senza nascondersi dietro improbabili iniziative etichettate come atto di liberalità, le quali, come noto, non portano a niente. Un interesse va invece perseguito con forza e tenacia, è l’interesse dei tanti giovani che decidono di restare, per lavorare, per creare una famiglia, per avere un reddito dignitoso.
Credo, e sono certo che come me la pensino molti corregionali, che sia giunto il momento di rimboccarsi le maniche perché il sole d’inverno non bruci tante intelligenze e competenze. Cosa possiamo fare? Certamente, vanno adottate misure concertate e condivise senza cadere nella trappola degli organismi a scatole cinesi. Alcune azioni potrebbero riguardare:
a) la valorizzazione e la concreta operatività degli Enti Parco e delle Riserve naturali;
b) un valido sostegno agli enti locali, per la realizzazione in partnership con gruppi ed aziende formati in prevalenza da giovani, di iniziative di valorizzazione e promozione del territorio;
c) una fiscalità di vantaggio per le iniziative di auto-imprenditorialità che ristabiliscano il giusto equilibrio tra tutela delle tradizioni e sviluppo del territorio;
d) la creazione di una scuola di eccellenza, di alta formazione per il turismo e per il settore alberghiero, capace di attrarre in Sicilia i grandi gruppi presenti in Europa e nel mondo;
e) il sostegno a tutte quelle iniziative, ritenute davvero meritevoli di tutela, volte a valorizzare la nostra regione, le sue caratteristiche e peculiarità, attraendone investimenti,.
Sono solo alcune proposte di un intervento sinergico e condiviso. Per un futuro migliore.
Pubblicato su Lavoceweb : http://www.lavoceweb.com/lettera.php?IDLettera=627
Cefalunews: http://www.cefalunews.tv/000/index_lettere.asp?id=22334#alto