Madonie verso le elezioni

Intervista a Bartolo Fazio, candidato al Senato per la Margherita

Sistema turistico integrato, chiave per lo sviluppo del territorio

 

Tra i candidati madoniti alle prossime elezioni politiche  per la lista della Margherita del Senato, figura  Bartolo Fazio, 51 anni, sposato con due figli, è nato a Geraci Siculo dove per oltre un decennio ha ricoperto la carica di Sindaco del Comune.

Laureato in Ingegneria Civile all'Università degli Studi di Palermo, svolge l'attività di libero professionista.

Ha collaborato alla proposta istitutiva del Parco delle Madonie e successivamente ha partecipato alla gestione dell'Ente in qualità di membro del Comitato Esecutivo.

Nel triennio 1989-1992 è stato componente del Consiglio Regionale dell'Urbanistica.

Ha fatto parte del Consiglio di Amministrazione della SO.SVI.MA.

Particolare impegno ha dedicato alle attività di aggiornamento e formazione degli amministratori collaborando con l'A.S.A.E.L. (Associazione Siciliana Amministratori Enti Locali) di cui è componente della Giunta esecutiva.

A Bartolo Fazio, che della Margherita è anche coordinatore provinciale, chiediamo quali quali pensa siano i principali punti di debolezza del territorio madonita?

“Come tutte le zone interne dell’isola il nostro comprensorio è caratterizzato da un significativo flusso migratorio costituito, soprattutto da giovani i quali, dopo essersi formati, lasciano il paese di origine alla ricerca di un lavoro dignitoso nelle Regioni del nord con scarse probabilità di fare ritorno un giorno a casa; c’è un tessuto produttivo sottodimensionato rispetto alle potenzialità che potrebbe esprimere, un utilizzo insufficiente delle risorse più importanti ed una povera dotazione di infrastrutture primarie quali strade, condutture idriche, porti turistici, etc…”

Quali, invece, i principali punti forza del territorio?

La considerevole dotazione di risorse naturali, ambientali e storico-culturali sono fattori di attrazione di flussi turistici, di creazione d’impresa e di nuovi posti di lavoro e, non da ultimo, di miglioramento della qualità della vita per la popolazione madonita. Punti di forza sono le produzioni tipiche, prime fra tutte quelle dell’agricoltura e dell’industria agro-alimentare, dell’artigianato e le risorse umane, caratterizzate da una rilevante presenza di profili professionali ad alto livello di scolarizzazione. Per non dimenticare infine la significativa vitalità imprenditoriale, il posizionamento geografico – territoriale strategico e la crescita di una rete di relazioni cooperative esistente tra soggetti pubblici, privati e associativi.

 

Quali sono le priorità che sono state individuate da La Margherita per lo sviluppo delle Madonie?

Per i prossimi anni è necessario centrare alcuni obiettivi quali: l’infrastrutturazione, la piena realizzazione di un sistema turistico integrato, la realizzazione di centri servizi alle imprese, la formazione del capitale umano, il recupero dei centri urbani, la ristrutturazione ed il rilancio dell’Ente Parco delle Madonie ed il Marketing territoriale finalizzato all’attrazione di investimenti produttivi esterni.

Più nel dettaglio, quali sono i suoi principali obiettivi per quanto concerne l’infrastrutturazione?

Potenziamento delle porte di accesso al territorio lungo gli assi autostradali Palermo-Messina e Palermo-Catania e la rete ferroviaria esistente con riqualificazione della stessa. Miglioramento della viabilità circostante il cuore del Parco; realizzazione delle infrastrutture e dei servizi di connessione tra il Porto turistico di Cefalù e l’intero comprensorio; completamento delle aree per insediamenti produttivi con priorità per quelle ex Sirap; definitivo completamento della diga di Blufi.

Quali le linee strategiche per la realizzazione del Sistema turistico integrato delle Madonie?

Una seria promozione dello sviluppo rurale tramite un’adeguata e capillare rete per la distribuzione delle risorse idriche e della accessibilità; azioni di tutela, promozione e valorizzazione commerciale dei prodotti agricoli di pregio presenti; processi di adeguamento alle normative di igiene e sicurezza; sviluppo di forme di integrazione tra grande distribuzione e piccole e medie imprese di produzione; il potenziamento del comparto artigianale adottando politiche competitive per le imprese artigiane mediante lo sviluppo di rapporti di rete tra le aziende; la realizzazione di progetti per il marchio di origine e di tracciabilità dei prodotti; la valorizzazione di tutte le forme dell’artigianato tipico, il tutto in stretta connessione con un processo di riqualificazione dei centri storici; Infine, l’innalzamento degli standards qualitativi dell’offerta turistica, il potenziamento delle infrastrutture a supporto, la  destagionalizzazione e la diversificazione dell’offerta turistica puntando, in particolare, sulla elaborazione di prodotti/pacchetti di offerta inerenti il turismo culturale, eno-gastronomico ed  ambientale e il rafforzamento dei servizi connessi.

Mario Li Puma

- 3 aprile 2006 -             
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