Duemila secondo gli organizzatori i manifestanti davanti al
nosocomio. Oggi pomeriggio previsto un nuovo incontro tra i
sindaci dei comuni delle Madonie, l’Assessore Regionale alla
Sanità, Lagalla, e il manager dell’ASL 6, Iannolino
Ospedale Petralia Sottana, fermo no ai tagli
Oltre
duemila persone, pensionati, commercianti, studenti,
operatori sociali ed economici hanno manifestato venerdì
scorso davanti al presidio ospedaliero “Madonna dell’Alto”
di Petralia Sottana. I manifestanti, in seguito all’ennesimo
rinvio dell’incontro tra i vertici della Regione Siciliana e
dell’ASL 6 e i sindaci dei comuni delle Madonie, hanno
voluto ribadire il loro
no,
come paventato nei piani di riorganizzazione della sanità in
Sicilia, ad un ridimensionamento del noso-comio. I
cittadini e gli espo-nenti delle istituzioni mado-nite,
inoltre, rivendicano il rilancio dell’ospedale zonale
attraverso il potenziamento delle attuali divisioni e dei
servizi finora funzionanti.
La
chiusura del nosocomio di Petralia Sottana arrecherebbe
gravi danni, anche economici, alle strutture commerciali
presenti sul territorio. Per focalizzare l’attenzione pure
su questo aspetto, nel giorno della manifestazione, tutti
gli esercizi commerciali hanno abbassato le saracinesche per
tre ore. Anche gli esercenti chiedono un nuovo modello di
sviluppo che dia alle aree interne, in controtendenza
rispetto alla situazione di abbandono e di emarginazione
alla quale sono state condannate, un rinnovato ruolo
economico e sociale, nel più ampio panorama provinciale e
regionale. In tale ottica, per i cittadini madoniti
presupposto preminente diventa il mantenimento delle
divisioni e dei servizi attualmente funzionanti
nell’ospedale ed il potenziamento dei servizi socio-sanitari
e della medicina del territorio costituiscono. “L’ospedale
‘Madonna dell’Alto’, di recente costruzione” dicono gli
amministratori del comune di Petralia Sottana “dispone di
ampi spazi per ospitare nuovi servizi da rivolgere sia alla
popolazione delle Madonie sia a quella dei territori
provinciali circostanti, come la lungo degenza e la
riabilitazione neuro motoria”.
Proprio
questi settori sono stati individuati come missione
aggiuntiva e di eccellenza in grado di ridare respiro al
nosocomio, consentendo così un arricchimento dell’offerta
per la tutela della salute. Vi è inoltre la possibilità di
disporre di altre strutture funzionali di proprietà del
comune, ubicate a pochi passi dall’ospedale, come la
palestra e la piscina coperta.
La
manifestazione di venerdì si è conclusa con l‘impegno da
parte degli amministratori e degli esponenti della società
civile di proseguire nella mobilitazione fino al
raggiungimento dell’obiettivo. “Abbiamo più volte
sollecitato senza alcun esito”, afferma il senatore Bartolo
Fazio dell’Ulivo, “un impegno forte e chiaro per il rilancio
dell’ospedale di Petralia e non certo per interesse di
campanile, ma perché la struttura ha assicurato e continua
ad assicurare, pur tra mille difficoltà e talvolta in
assenza dei mezzi necessari, un servizio fondamentale in un
largo comprensorio, come noto lontano dai grandi centri. A
fronte di reiterate richieste spiace invece riscontrare un
chiaro disinteresse nei confronti di questa struttura
ospedaliera, abbandonata con tutta evidenza a se stessa e,
verosimilmente, inclusa tra quelle destinate alla chiusura o
ad un secco ridimensionamento”.
Oggi
martedì 16 alle ore 16 è previsto un incontro con
l’Assessore Regionale alla Sanità, Roberto Lagalla e con il
manager dell’ASL 6, Salvatore Iacolino. Questa sarà
l’occasione per i primi cittadini dei comuni delle Madonie
per ribadire il no al taglio dei servizi e un sì al taglio
degli sprechi e delle convenzioni inutili e per verificare
se c’è la volontà politica di rispondere alle legittime
rivendicazioni dei cittadini del comprensorio madonita.
Melania
Federico
- 16
ottobre 2007 - |