Ottiene ben il 47% alle regionali
una delle due liste pro-Veltroni.
L’altra, “Il Listone” arriva al 39%.
Per le nazionali quest’ultima prende
il 50% ed “Ecodem” il 41%. Briciole
per le liste Letta e Bindi. Per
la
Sicilia
5 i seggi ad “Ecodem” e 4 al
“Listone”. Per le nazionali 2 e 3.
Sostenuto l’afflusso con oltre 5
mila votanti
Primarie PD,
sulle Madonie successo di Ecodem
Primarie tutte per Veltroni sulle
Madonie con un totale del 91% per
l’Assemblea costituente nazionale e
l’86% per l’Assemblea costituente
regionale. Alle altre liste in corsa
per la leadership del Partito
democratico il territorio madonita
ha destinato solo le briciole: la
lista Letta con lo 0,06% per le
regionali e lo 0,04% per le
regionali e la ilsta Bindi che ha
preso lo 0,03% in entrame le
votazioni. Ma il successo di
Veltroni sulle Madonie è con
sorpresa finale. Infatti, delle due
liste che sostenevano la candidatura
del sindaco di Roma, “Il listone” e
la “Ecodem”, quest’ultima ha,
sorprendentemente, colto una
performance più significativa alle
regionali con il 47% rispetto al 39%
del “Listone”. Ed è proprio sulle
Madonie che la lista che fa capo
all’area verde di Realacci, Ronchi e
altri, consegue il suo brillante
risultato a livello regionale e
forse anche nazionale. Appoggiata da
alcuni sindaci come ad esempio Mario
Cicero di Castelbuono, Domenico
Giannopolo di Caltavuturo, Antonio
Spallina di Geraci e i sindaci di
Scillato e Sclafani Bagni, la lista
“Ecodem” ha rappresentato un momento
di rottura rispetto ad alcune scelte
dei due partiti dei Ds e della
Margherita, vissute come centraliste
e non condivise. “Una vera e propria
rivincita autonomistica del
territorio rispetto alle decisioni
imposizione delle segreterie
politiche”, è il commento del
sindaco di Castelbuono Mario Cicero.
Sul versante delle votazioni
nazionali la lista “Ecodem” non è
però riuscita a replicare lo stesso
risultato passando, con i suoi 2040
rispetto ai 2.544 del “Listone” ad
una percentuale del 41% rispetto al
50%. “Tra le due ilste che
appoggiavano Veltroni”, sottolinea
il senatore della Margherita Bartolo
Fazio, “vi è stata una piena
competizione che, però, ha visto il
risultato della lista Ecodem un po’
gonfiato a causa di alcuni dati
ottenuti in qualche comune con
situazioni particolari”.
Un altro dato che balza
subito all’attenzione è quello del
numero dei votanti. Ben 5.023. Un
afflusso considerato un vero e
proprio successo se si prende in
considerazione che ai tempi delle
primarie di Prodi nel collegio
Cefalù hanno votato in appena 3
mila. “Nel territorio”, sottolinea
Cicero, “abbiamo registrato una
forte voglia di partecipazione di
persone che non hanno digerito le
liste bloccate”.
Il risultato più eclatante,
per le votazioni regionali, si è
avuto a Campofelice con ben 587
votanti. Un numero certamente alto
rispetto alla popolazione, se si
considera che a Cefalù i votanti
sono stati 593. Risultati oltre i
300 votanti a: Castelbuono (318),
Caltavuturo (350), Gangi (315).
Il consistente afflusso dei
votanti, che ha superato l’obiettivo
dell’incremento del 20% rispetto
alle primarie di Prodi, ha fatto
scattare il quinto eletto per
l’Assemblea costituente nazionale.
Di questi 3 sono andati al “Listone”
(Maria Falcone di Palermo, Salvatore
Curcio di Cefalù e Rosa
La Plena
) e 2 di “Ecodem” (Gandolfo Librizzi
di Polizzi e Concetta Genzone di
Geraci). Quest’ultima è riuscita
nell’impresa di passare proprio nel
comune di origine del senatore
Bartolo Fazio della Margherita che
ha appoggiato il “Listone”. Per
l’Assemblea costituente regionale il
rapporto degli eletti delle due
liste si inverte. Sono 5 i seggi che
sono scattati alla lista “Ecodem”
(Adriana Scancarello di Castelbuono,
Carmelo Massimiliano Cerra di
Caltavuturo, Elisa Migliazzo di
Gangi, Francesco Marchese di
Campofelice di Roccella e Gloria
Guiseppa Dalleo di Bompietro). Al
“Listone” sono andati 4 seggi:
(Bartolo Fazio di Geraci, Santa
Franco di Cefalù, Giuseppe Termini
di Palermo e Rita Scelfo di Petralia).
“Oltre 32 mila persone sono andate a
votare a Palermo e provincia per
questo grande evento di democrazia
che sono state le primarie del
Partito democratico. E' un
risultato”, sottolinea il senatore
Fazio, “che salutiamo con grande
soddisfazione. In provincia di
Palermo hanno votato 18.800 persone,
più di quante avevano partecipato
alle primarie per le ultime
regionali, che pure avevano
coinvolto tutti i partiti della
coalizione. Usciamo da un periodo
oscuro e guardiamo al futuro con la
ritrovata consapevolezza che anche
in Sicilia il Partito democratico
potrà smuovere la palude della
nostra politica”.
Andrea Naselli
- 16 ottobre 2007 -