20/10/2007

                                                               

KYOTO: DA RONCHI (U) MOZIONE BIPARTISAN PER NAIROBI

(AGI) - Roma, 20 ott. - Un impegno ad operare, insieme all’Unione europea e in vista della seconda Conferenza delle parti che si terra’ a Nairobi dal 6 al 17 novembre, per affrontare il secondo periodo di applicazione del Protocollo di Kyoto con politiche piu’ efficaci ed incisive per la riduzione del gas serra. E’ quanto chiede al governo una mozione bipartisan presentata dal senatore dell’Ulivo Edo Ronchi e sottoscritta, nell’ordine, da Altero Matteoli (En), Francesco Ferrante (Ulivo), Franco Mugnai (An) Loredana De Petris (Verdi), Donato Piglionica e Giovanni Bellini (Ulivo), Giovanni Confalonieri (Rc), Claudio Molinari (Aut), Luigi Scotti (Fi), Bartolo Fazio (Ulivo), Tommaso Sodano (Rc), Antonio Battaglia (An). La mozione impegna l’Esecutivo anche ad ‘operare per estendere la partecipazione alle iniziative per affrontare cambiamenti climatici secondo il principio della responsabilita’ comune, differenziata negli oneri’ e ancora a ’sostenere gli sforzi tesi ad attivare e a trovare un’intesa nel cosiddetto G7 per il clima, ovvero tra i sei paesi, Stati Uniti, Canada, Russia, Giappone, Cina e India, che insieme all’Ue sono responsabili del 75 209568elle emissioni di gas serra’. Un altro obiettivo del documento presentato dai senatori e’ quello di far si’ che l’Esecutivo sostenga ‘la ricerca e il cambiamento tecnologico, l’economia della conoscenza, poiche’ le misure necessarie per far fronte al cambiamento climatico stanno determinando nuove condizioni per la competitivita’ economica sui mercati’. ‘L’attuazione del Protocollo di Kyoto deve essere vista - prosegue il dispositivo finale della mozione - come occasione per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e la natura delle importazioni energetiche del Paese, per l’innovazione nel settore dei trasporti, della mobilita’ e della logistica, il risparmio delle famiglie nei consumi civili e domestici, l’innovazione del sistema di produzione di energia elettrica e di calore, l’efficienza energetica, l’innovazione tecnologica e l’occupazione’. I 13 senatori individuano dunque una serie di strumenti concreti per raggiungere questi obiettivi. Chiedono infatti che venga aggiornata ‘la delibera CIPE 123/2002 ed il relativo Piano nazionale per la riduzione delle emissioni di gas serra in modo da far fronte alla accresciuta distanza (97,7 Mt CO2) dall’obiettivo di Kyoto e che il suddetto Piano venga integrato con un programma nazionale energetico-ambientale, concordato con le Regioni e definito con il Parlamento, in una sede stabile istituzionale di coordinamento, aggiornamento e monitoraggio dei risultati, al fine di avere un quadro unitario coerente di riferimento e di indirizzo’. Invitano quindi l’Esecutivo ‘a promuovere con maggiore efficacia lo sviluppo di tutte le fonti energetiche rinnovabili per la produzione di energia elettrica, di calore e di carburanti, superando i certificati verdi e l’incentivazione delle fonti non rinnovabili assimilate, con un sistema incentivante, differenziato per fonte e senza tetti, accessibile, certo e di lunga durata ‘. (AGI)
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