KYOTO: DA RONCHI (U) MOZIONE BIPARTISAN PER NAIROBI
(AGI) - Roma, 20 ott. - Un impegno ad operare, insieme
all’Unione europea e in vista della seconda Conferenza
delle parti che si terra’ a Nairobi dal 6 al 17
novembre, per affrontare il secondo periodo di
applicazione del Protocollo di Kyoto con politiche piu’
efficaci ed incisive per la riduzione del gas serra. E’
quanto chiede al governo una mozione bipartisan
presentata dal senatore dell’Ulivo Edo Ronchi e
sottoscritta, nell’ordine, da Altero Matteoli (En),
Francesco Ferrante (Ulivo), Franco Mugnai (An) Loredana
De Petris (Verdi), Donato Piglionica e Giovanni Bellini
(Ulivo), Giovanni Confalonieri (Rc), Claudio Molinari
(Aut), Luigi Scotti (Fi), Bartolo Fazio (Ulivo), Tommaso
Sodano (Rc), Antonio Battaglia (An). La mozione impegna
l’Esecutivo anche ad ‘operare per estendere la
partecipazione alle iniziative per affrontare
cambiamenti climatici secondo il principio della
responsabilita’ comune, differenziata negli oneri’ e
ancora a ’sostenere gli sforzi tesi ad attivare e a
trovare un’intesa nel cosiddetto G7 per il clima, ovvero
tra i sei paesi, Stati Uniti, Canada, Russia, Giappone,
Cina e India, che insieme all’Ue sono responsabili del
75 209568elle emissioni di gas serra’. Un altro
obiettivo del documento presentato dai senatori e’
quello di far si’ che l’Esecutivo sostenga ‘la ricerca e
il cambiamento tecnologico, l’economia della conoscenza,
poiche’ le misure necessarie per far fronte al
cambiamento climatico stanno determinando nuove
condizioni per la competitivita’ economica sui mercati’.
‘L’attuazione del Protocollo di Kyoto deve essere vista
- prosegue il dispositivo finale della mozione - come
occasione per ridurre la dipendenza dai combustibili
fossili e la natura delle importazioni energetiche del
Paese, per l’innovazione nel settore dei trasporti,
della mobilita’ e della logistica, il risparmio delle
famiglie nei consumi civili e domestici, l’innovazione
del sistema di produzione di energia elettrica e di
calore, l’efficienza energetica, l’innovazione
tecnologica e l’occupazione’. I 13 senatori individuano
dunque una serie di strumenti concreti per raggiungere
questi obiettivi. Chiedono infatti che venga aggiornata
‘la delibera CIPE 123/2002 ed il relativo Piano
nazionale per la riduzione delle emissioni di gas serra
in modo da far fronte alla accresciuta distanza (97,7 Mt
CO2) dall’obiettivo di Kyoto e che il suddetto Piano
venga integrato con un programma nazionale
energetico-ambientale, concordato con le Regioni e
definito con il Parlamento, in una sede stabile
istituzionale di coordinamento, aggiornamento e
monitoraggio dei risultati, al fine di avere un quadro
unitario coerente di riferimento e di indirizzo’.
Invitano quindi l’Esecutivo ‘a promuovere con maggiore
efficacia lo sviluppo di tutte le fonti energetiche
rinnovabili per la produzione di energia elettrica, di
calore e di carburanti, superando i certificati verdi e
l’incentivazione delle fonti non rinnovabili assimilate,
con un sistema incentivante, differenziato per fonte e
senza tetti, accessibile, certo e di lunga durata ‘.
(AGI)
Els
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